In un panorama globale dove contenuti multilingue devono essere classificati, moderati e ottimizzati con precisione, il filtro dinamico delle parole chiave rappresenta una sfida tecnica avanzata. Il Tier 2 del filtro va oltre la semplice corrispondenza lessicale: integra regole personalizzate, motori di inferenza semantica e una pipeline modulare che gestisce lingue con scrittura non latina, dialetti e contesti dinamici. Questo approccio garantisce bassa latenza, alta accuratezza e scalabilità in tempo reale.
La soluzione si basa su un’architettura modulare suddivisa in quattro componenti chiave: (1) riconoscimento linguistico avanzato, (2) motore regole personalizzate con logica contestuale, (3) motore di inferenza semantica multilingue e (4) motore di applicazione dinamica con cache in memoria. Ogni modulo opera in pipeline, con flussi di dati ottimizzati per evitare colli di bottiglia. Il riconoscimento linguistico, tramite librerie come spaCy multilingue o BERT multilingue (mBERT), identifica la lingua di ogni input e applica le regole appropriate.
| Componente | Funzione Principale | Tecnologia/Metodo | Obiettivo Critico |
|---|---|---|---|
| Riconoscimento Lingua | Rilevamento automatico della lingua e dialetto | spaCy multilingual, FastText, regex linguistici | Identificazione precisa per abilitare regole contestuali |
| Motore Regole Personalizzate | Definizione di pattern, priorità, esclusioni e score semantico | JSON schema con regex, match contestuale, score di confidenza | Gestione ambiguità e adattamento dinamico a nuovi contesti |
| Inferenza Semantica Multilingue | Interpretazione contestuale e disambiguazione | BERT multilingue fine-tuned, modelli ontologici | Risoluzione di polisemia e significati contestuali |
| Motore di Applicazione Dinamica | Filtraggio in tempo reale con cache Redis | Redis con accesso atomico, cache distribuita | Ultra-bassa latenza e alta disponibilità |
Il filtro multilingue non si limita all’inglese o alle lingue latino-romane: integra supporto nativo per lingue con scrittura non latina come arabo, cinese e cirillico. Utilizzando encoding UTF-8 con normalizzazione NFC, il sistema gestisce correttamente caratteri composti, ligature e forme dialettali. Per lingue con morfologia complessa (es. arabo, cinese), si usano parser morfologici specifici e dizionari semantici localizzati. Inoltre, vengono implementate regole di normalizzazione contestuali: ad esempio, le translitterazioni italiane (romano vs latino) sono trattate con mapping bidirezionale per evitare falsi negativi.
La pipeline di elaborazione in Go garantisce bassa latenza e alta concorrenza, fondamentale per applicazioni in tempo reale. Ogni richiesta passa attraverso:
{
"pattern": "\\b(spam|fake|bot|ads)\\b",
"language": "it",
"priority": 10,
"exclusions": ["test", "demo"],
"action": "block",
"score": 0.95
}